Progetto

L’iniziativa sulle borse di studio

In Svizzera, gli studenti e le studentesse hanno accesso a borse di studio di importo variabile. Le condizioni per l’assegnazione delle borse di studio sono regolate dai Cantoni e, in una certa misura, a livello intercantonal. L’USU desidera che tutti e tutte gli studenti e le studentesse in Svizzera abbiano gli stessi diritti in merito alle borse di studio e per questo ha lanciato l’iniziativa sulle borse di studio.

Sviluppo e situazione attuale in Svizzera

Per spiegare la problematica del sistema delle borse di studio in Svizzera, è prima necessario chiarire cosa sia esattamente una borsa di studio. Si tratta di un contributo finanziario per giovani provenienti da famiglie con risorse limitate, affinché possano seguire la formazione che meglio si adatta alle loro esigenze. Le borse di studio sono quindi indispensabili per garantire un accesso equo all’istruzione.

Un breve retrospetto storico mette in luce la problematica attuale. Il panorama educativo svizzero è cambiato notevolmente negli ultimi venti anni. Sono emersi nuovi tipi di università, il numero di studenti e studentesse nel settore terziario è aumentato e la permeabilità dei sistemi è stata ulteriormente sviluppata. Così, dal 1990, il numero di studenti et studentesse è triplicato, passando da circa 85.000 a quasi 260.000 nel 20091. Questi numeri portano a pensare che l’accesso all’istruzione nel settore terziario sia diventato più facile.
Tuttavia, lo sviluppo del sistema delle borse di studio in Svizzera non conferma questa conclusione. Il volume complessivo delle borse di studio in Svizzera è diminuito di quasi un quarto, tenendo conto dell’inflazione, dal 19932. Allo stesso tempo, cresce notevolmente l’attività lavorativa degli studenti e delle studentesse, con tre quarti degli studenti e delle studentesse che lavorano accanto agli studi3.

Un’altra problematica riguarda l’organizzazione federale del sistema delle borse di studio svizzero. I criteri per l’accesso alle borse di studio, l’importo delle borse e il numero di studenti et studentesse aventi diritto alle borse di studio variano da Cantone a Cantone. Il Concordato intercantonale sulle borse di studio4, che è entrato in vigore il 1° marzo 2013 e al quale hanno aderito fino ad oggi 18 Cantoni, mira a una certa armonizzazione, ma lascia consapevolmente molta libertà ai Cantoni5. I criteri di calcolo continuano ad essere determinati dai singoli Cantoni e l’importo minimo proposto per una borsa di studio completa non è sufficientemente alto per garantire il sostentamento.

Di conseguenza, rimangono ancora le ingiuste disparità tra i Cantoni: due studenti/esse iscritti/e alla stessa università e che frequentano lo stesso corso di studi possono ricevere borse di studio di importo diverso, a seconda del Cantone in cui risiedono i loro genitori. Per porre rimedio a questo squilibrio, l’USU ha lanciato l’iniziativa sulle borse di studio.

L’iniziativa

Nella primavera del 2010, l’USU ha deciso di lanciare un’iniziativa popolare con l’obiettivo di rendere l’accesso alle borse di studio più equo6. Il 20 gennaio 2012, l’iniziativa è stata presentata con oltre 117.000 firme. Nella sua comunicazione del 23 giugno 2013, il Consiglio federale ha raccomandato il rifiuto dell’iniziativa, ma ha contemporaneamente presentato una proposta indiretta, la revisione totale della legge sui contributi per la formazione. La proposta indiretta è stata successivamente discussa a lungo dal Parlamento. Sebbene i parlamentari fossero concordi sull’importanza delle borse di studio per le pari opportunità e sulla necessità di migliorare il sistema delle borse di studio in Svizzera, volevano comunque che i Cantoni rimanessero responsabili per l’assegnazione delle borse. Il 14 giugno 2015, l’iniziativa è stata respinta dal popolo e la proposta indiretta è entrata così in vigore.

L’iniziativa sulle borse di studio mira a uniformare a livello nazionale le norme per le formazioni nel settore dell’istruzione superiore professionale, ad esempio in una scuola superiore specializzata (Tertiar B), o per le formazioni in una scuola universitaria professionale, un istituto pedagogico, un’ETH o un’università (Tertiar A). L’USU considera questo sistema più giusto rispetto all’attuale, in cui i Cantoni decidono in modi diversi quanto vogliono spendere per le borse di studio e quanti studenti e studentesse riceveranno borse di studio e di quale importo. L’iniziativa sulle borse di studio avrebbe reso l’accesso alle borse di studio e all’istruzione più equo.

E dopo?

L’USU si impegna costantemente per migliorare la situazione sociale degli studenti/esse, e questo include anche le borse di studio. A tal fine, l’USU segue attentamente i progetti e le decisioni dei Cantoni e della Confederazione in questo ambito.

1Statistiche sull’istruzione 2012, UST.
2Prestiti e borse di studio cantonali 2009, UST (https://www.bfs.admin.ch/bfs/de/home/statistiken/kataloge-datenbanken/publikationen.assetdetail.347409.html)
3Studio sulla situazione sociale degli/le studenti/studentesse 2005, UST (https://www.bfs.admin.ch/bfsstatic/dam/assets/350571/master). Secondo il rilevamento del 2013, il 75% degli/le studenti/studentesse lavorava parallelamente agli studi. Vedi: Condizioni di studio e di vita nelle università svizzere 2015, UST (https://www.bfs.admin.ch/bfsstatic/dam/assets/349460/master).
4http://edudoc.ch/record/106358/files/Konkordat_Stip_d.pdf.
5Ogni Cantone mantiene, anche dopo l’adesione, la propria sovranità in materia di borse di studio e dispone di un margine sufficiente per tenere conto delle specificità cantonali, vedi: http://www.edk.ch/dyn/28425.php.
6https://www.admin.ch/ch/d/pore/vi/vis390t.html
7Tutti i documenti relativi all’iniziativa sulle borse di studio si trovano sul sito del Parlamento svizzero con il numero 13.056 (https://www.parlament.ch/de/ratsbetrieb/suche-curia-vista/geschaeft?AffairId=20130058).

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